domenica 28 febbraio 2010


Sai quante volte ho lasciato che il silenzio prendesse il sopravvento sulle mie ragioni? Troppe, sempre troppe...
Ti ho mai raccontato di quella volta dell'inchiostro? Ero piccina, 6 forse 7 anni, a scuola, anche se già si usavano le biro, dovevamo usare le stilografiche, quelle classiche, Pelikan, verdi e nere con la ricarica a pompetta, insomma, indietro di dieci anni ma questa era la scuola inglese. Un giorno la stilografica fece capricci o forse io non avevo voglia di ascoltare... cominciai a caricare la penna ma l'inchiostro magicamente si sparse dovunque, soprattutto sulle mani, le sfregai sul grembiule (nero) ma l'inchiostro si sa è tenace... mi alzai dal banco e avvicinandomi alla cattedra chiesi "per piacere posso andare in bagno a lavarmi le mani?" L'insegnante mi guardò, guardò le mie mani e con uno sguardo sprezzante che non ho mai scordatomi disse "fai vedere le mani ai tuo compagni". Mi parve un secolo il tempo che mi ci volle a voltarmi ed a mostrare i palmi delle mani... vergogna, rabbia, impotenza, ingiustizia. L'ho odiata quella maestra crudele ma ho odiato di più la mia voce che non usciva a difendermi, la mia ragione, la mia giustizia mute nella gola... no, non sarebbe più dovuto accadere, mai più.
Ecco perchè ti prego, non fare come quella bambina, son farti schiacciare dal silenzio: se c'è, nella tua vita, qualcosa di irrisolto, qualcosa in sospeso, qualcosa di ingiusto che hai fatto o che hai subito non restare in silenzio, ti prego, non avere né rimorsi né rimpianti ne "cose" irrisolte, legami spezzati senza un perché rimasti così, sospesi e incerti. Parla, chiarisciti, fai le tue ragioni ma non nasconderti dietro il silenzio. Il silenzio ti schiaccia l'anima, ti nasconde al mondo. Vorrei essere la tua voce, vorrei essere la forza che non hai nei momenti difficili. Credimi, è più difficile mostrare le mani sporche d'inchiostro che urlare a tutti la propria verità che, bella o brutta che sia, è l'unica ragione che abbiamo a sostegno delle azioni che facciamo. Non aver paura di sentire le tue parole.

venerdì 26 febbraio 2010

COSI' E' SE VI PARE

Hai presente la sensazione "qualcosa non va"?
Certe sere d'inverno senti un lieve frizzore alla gola, tiri su con il naso e il frizzorino è anche lì, ecco che gli occhi cominciano a bruciare, non molto, appena un po', la testa leggermente rimbomba, un brivido lungo la schiena, qualche dolorino...
Eccolo! Il raffreddore sta arrivando, per fortuna esiste il paracetamolo.
Questa sensazione la provo da qualche tempo, non con il raffreddore.
Non sono una sensitiva da programmi tv ma percepisco le mancate veità, li stati d'animo "diversi", quando conosco profondamente qualcuno riesco a prevederne, a volte, persino le risposte.
E' ingombrante tutto questo. Ma è così da sempre.
Non posso sapere la vera verità da tutti quelli che mi stanno intorno, esistono mondi paralleli che non mi riguardano e che non posso conoscere, ma mi dispiace.
Mi dipiace che mi si faccia vedere un reality, non mi piacciono certe spettacolarizzazioni, ho sempre preferito una brutta verità ad una bella bugia perchè dalla realtà ci si difende dalla menzogna no.
Non esiste una soluzione, una risposta esauriente, la vita è questa, noi siamo questi.
Peccato.
Cosi è....
...ancche se a me non pare.

martedì 23 febbraio 2010

NAVI


Che posso fare
tu che puoi fare
se navighiamo
in senso inverso
in mezzo al mare
tu sei Libeccio
ed io Maestrale
son sempre venti si
ma non è uguale
e nessun porto mai
ci vedrà tornare